Banca & Arte in Svizzera 6. Credit Suisse

Se una banca, a furia di far mostre, s’innamora. Uno dei mezzi tradizionali con cui un istituto bancario sostiene l’arte è finanziare la realizzazione di una mostra, esattamente come si può sostenere una rassegna cinematografica o sportiva. È il metodo più semplice e, storicamente, si tratta del primo punto d’incontro tra arte e banche. Ancora oggi è senz’altro il rapporto più diffuso, spesso “piccole banche”, grazie alla passione per il proprio territorio, permettono la realizzazione di mostre preziosissime. Non è detto invece che all’impegno di “grandi banche” corrispondano “grandi mostre”, ma non è questo il nostro caso: Credit Suisse s’inserisce da protagonista in questa tradizione consolidata e non solo perché può vantare più di vent’anni di sponsoring ma per l’evoluzione che sta compiendo negli ultimi anni. Il sostegno alle singole mostre si è trasformato infatti in un rapporto di collaborazione duraturo con i più importanti musei della Svizzera, con i quali l’istituto sta stipulando accordi pluriennali per sostenerne le principali esposizioni. È un caso senz’altro da segnalare perché è un impegno mirato non solo a esposizioni effimere ma, attraverso di esse, anche a importanti realtà museali che danno al contributo elargito una garanzia di qualità e fertilità. La geografia dei Musei selezionati da Credit Suisse la dice lunga sulla serietà dell’iniziativa: non solo il Kunstmuseum di Berna e Basilea o la Kunsthaus di Zurigo, ma anche realtà più piccole e distintesi per vitalità, come la Fondazione Pierre Gianadda di Martigny e il Kunstmuseum di Winterthur. Le esposizioni sostenute sono le più eterogenee (vedi a lato) e, comunque la si pensi sull’attuale proliferare di mostre, queste si annoverano senz’altro tra le imperdibili di quest’anno.

In Ticino la scelta è caduta sul Museo d’arte Moderna, il rapporto con la Banca dura ormai da 15 anni e un accordo lega i due istituti fino al 2008. È grazie al sostegno di Credit Suisse che si sono avvicendate le grandi mostre monografiche che hanno attirato a Lugano tanti visitatori anche dall’estero: artisti molto diversi tra loro, non necessariamente legati al territorio, ma di caratura internazionale e visibili in un’ampia scelta che ha trasformato le sale di Riva Caccia in momenti indimenticabili. Come scordare, anche solo rispolverando appena la memoria, la ricca visione delle opere di Rouault, Modigliani, Munch o Schiele?

Ma anche le banche hanno un cuore e il sostegno all’ultima mostra del Museo d’Arte Moderna, dedicata a Christo e Jeanne-Claude, ha fatto scattare nel Credit Suisse un vero e proprio innamoramento che lo ha convinto a festeggiare i suoi 150 anni regalando alla città di Zurigo una seconda mostra dedicata ai due artisti e complementare a quella luganese.

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