Natale e Pasqua
Eppure è qui
Arriviamo affaticati a questo Natale. Nella migliore delle ipotesi affaticati e speranzosi. Ci portiamo alle spalle le ferite di questi anni di spaesamento pandemico, che stiamo scoprendo capace di esacerbare i vuoti di senso e la debolezza dei legami che
Eppure è qui
Arriviamo affaticati a questo Natale. Nella migliore delle ipotesi affaticati e speranzosi. Ci portiamo alle spalle le ferite di questi anni di spaesamento pandemico, che stiamo scoprendo capace di esacerbare i vuoti di senso e la debolezza dei legami che
La luce dietro di noi
Ecco, in questi giorni sospesi, in cui la Guerra, a ragione, sembra necessariamente catalizzare tutta l’attenzione drammatica ed emozionale di cui siamo capaci, un’immagine così ci concede lo spazio desiderato dell’attesa. L’opera scelta quale augurio per questa Pasqua è Senza
La luce dietro di noi
Ecco, in questi giorni sospesi, in cui la Guerra, a ragione, sembra necessariamente catalizzare tutta l’attenzione drammatica ed emozionale di cui siamo capaci, un’immagine così ci concede lo spazio desiderato dell’attesa. L’opera scelta quale augurio per questa Pasqua è Senza
Una speranza così
Natale fa rima con speranza e non è una roba da bambini. Saranno i tempi che stiamo attraversando, sarà quella sensazione di dover sopravvivere – a chi è concesso – in bilico su assi galleggianti a pelo d’acqua, in attesa
Una speranza così
Natale fa rima con speranza e non è una roba da bambini. Saranno i tempi che stiamo attraversando, sarà quella sensazione di dover sopravvivere – a chi è concesso – in bilico su assi galleggianti a pelo d’acqua, in attesa
L’oro nella ferita
In questo Sabato Santo ci fermiamo consapevoli e arresi di fronte a una ferita che sa di sofferenza e redenzione, se non di speranza. Si tratta di uno dei celebri “sacchi” realizzati negli anni Cinquanta dall’artista umbro Alberto Burri (19151995).
L’oro nella ferita
In questo Sabato Santo ci fermiamo consapevoli e arresi di fronte a una ferita che sa di sofferenza e redenzione, se non di speranza. Si tratta di uno dei celebri “sacchi” realizzati negli anni Cinquanta dall’artista umbro Alberto Burri (19151995).
L’allenamento dello sguardo
Questo dipinto dell’americano William Congdon (1912-1998) è un alleato, una sorta di santo protettore della necessità che abbiamo di allenare lo sguardo. In mesi in cui i nostri occhi sono stati piantati più su uno schermo che su una finestra
L’allenamento dello sguardo
Questo dipinto dell’americano William Congdon (1912-1998) è un alleato, una sorta di santo protettore della necessità che abbiamo di allenare lo sguardo. In mesi in cui i nostri occhi sono stati piantati più su uno schermo che su una finestra
L’imprudenza di una carezza
L’imprudenza di una carezza In questi giorni vissuti, da ognuno di noi, in circostanze in cui tutto ciò che ci accade sembra destinato ad entrare di diritto nella storia, un passaggio avrà certamente più chance di ogni altro di trapuntare
L’imprudenza di una carezza
L’imprudenza di una carezza In questi giorni vissuti, da ognuno di noi, in circostanze in cui tutto ciò che ci accade sembra destinato ad entrare di diritto nella storia, un passaggio avrà certamente più chance di ogni altro di trapuntare
PER TE
“Perché le parole sono importanti” diceva un celebre Nanni Moretti in Palombella Rossa trent’anni fa. Nell’opera di Matteo Attruia – arista italiano, di Pordenone, classe 1973 – le parole sono praticamente tutto. Non è il primo, naturalmente, e la tradizione
PER TE
“Perché le parole sono importanti” diceva un celebre Nanni Moretti in Palombella Rossa trent’anni fa. Nell’opera di Matteo Attruia – arista italiano, di Pordenone, classe 1973 – le parole sono praticamente tutto. Non è il primo, naturalmente, e la tradizione
Quella porta
È vero: Leonardo da Vinci morì il 2 maggio di 500 anni fa e tutto il mondo lo sta celebrando, o si appresta a farlo, con mostre e iniziative di ogni genere. Ma non è per questo che abbiamo pensato
Quella porta
È vero: Leonardo da Vinci morì il 2 maggio di 500 anni fa e tutto il mondo lo sta celebrando, o si appresta a farlo, con mostre e iniziative di ogni genere. Ma non è per questo che abbiamo pensato
Procaccini. La resa del perdono
“Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò”. È assestati all’altezza vertiginosa di questa gratuità, di quest’accoglienza senza riserva, di fronte a quest’immagine ritrovata di perdono, che ci
Procaccini. La resa del perdono
“Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò”. È assestati all’altezza vertiginosa di questa gratuità, di quest’accoglienza senza riserva, di fronte a quest’immagine ritrovata di perdono, che ci
La fortezza di un appoggio. Il Natale di Donatello
È una Madonna con il Bambino scolpita da Donatello (1386-1466), uno dei più celebri artisti del Rinascimento che, intorno al 1420, ha dato vita a un’opera tra le più copiate dai suoi contemporanei e ora nota e amata in tutto il mondo,
La fortezza di un appoggio. Il Natale di Donatello
È una Madonna con il Bambino scolpita da Donatello (1386-1466), uno dei più celebri artisti del Rinascimento che, intorno al 1420, ha dato vita a un’opera tra le più copiate dai suoi contemporanei e ora nota e amata in tutto il mondo,