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Un florilegio per Moroni. Realtà libera dalle forme

Tra le esposizioni da non perdere c’è certamente l’esposizione dedicata dalla Royal Academy of Arts, prestigiosa istituzione londinese, a uno dei più grandi pittori lombardi del Cinquecento: il bergamasco Giovan Battista Moroni (1524 circa – 1579). È la prima rassegna

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Un florilegio per Moroni. Realtà libera dalle forme

Tra le esposizioni da non perdere c’è certamente l’esposizione dedicata dalla Royal Academy of Arts, prestigiosa istituzione londinese, a uno dei più grandi pittori lombardi del Cinquecento: il bergamasco Giovan Battista Moroni (1524 circa – 1579). È la prima rassegna

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La verità naturale di Giovanni Segantini

«Io continuo così a lavorare alla mia opera… accarezzando col pennello i fili d’erba, i fiori, gli animali e l’uomo». Rivedere, a distanza regolare di anni, l’opera del pittore Giovanni Segantini (1858-1899) è un esercizio salutare, certamente per gli occhi

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La verità naturale di Giovanni Segantini

«Io continuo così a lavorare alla mia opera… accarezzando col pennello i fili d’erba, i fiori, gli animali e l’uomo». Rivedere, a distanza regolare di anni, l’opera del pittore Giovanni Segantini (1858-1899) è un esercizio salutare, certamente per gli occhi

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Il dolore di Otto Dix caccia Cristo dalla croce

Otto Dix (1891-1969) è il pittore per eccellenza della prima Guerra mondiale, colui che ha saputo ritrarne il dramma, restituendone un’immagine dall’indimenticabile crudezza. Der Krieg, comunemente chiamato Trittico della Guerra, è l’opera più ambiziosa dell’artista, che vi lavorò per quattro

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Il dolore di Otto Dix caccia Cristo dalla croce

Otto Dix (1891-1969) è il pittore per eccellenza della prima Guerra mondiale, colui che ha saputo ritrarne il dramma, restituendone un’immagine dall’indimenticabile crudezza. Der Krieg, comunemente chiamato Trittico della Guerra, è l’opera più ambiziosa dell’artista, che vi lavorò per quattro

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Mario Matasci 2. Un presente da vivere e un futuro da progettare

Quella che vive ora Mario Matasci, arrivato a 83 anni, è una fase nuova della sua vita di gallerista e collezionista. Dopo l’esordio del 1969, l’inaugurazione vera e propria del 1977, la svolta di consapevolezza del 1983 e altri quindici

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Mario Matasci 2. Un presente da vivere e un futuro da progettare

Quella che vive ora Mario Matasci, arrivato a 83 anni, è una fase nuova della sua vita di gallerista e collezionista. Dopo l’esordio del 1969, l’inaugurazione vera e propria del 1977, la svolta di consapevolezza del 1983 e altri quindici

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Mario Matasci, il gallerista che difende la pittura

Mario Matasci è una di quelle persone di cui vorresti poter dire: «lo conosco da una vita». Non solo non è così, ma ho il sospetto che non siano tanti quelli che potrebbero dirlo senza peccare di supercialità. Certo la

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Mario Matasci, il gallerista che difende la pittura

Mario Matasci è una di quelle persone di cui vorresti poter dire: «lo conosco da una vita». Non solo non è così, ma ho il sospetto che non siano tanti quelli che potrebbero dirlo senza peccare di supercialità. Certo la

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La Madonna del Divenire

Accade ancora di ricevere una lettera percossa a mano da una bella grafia. Accade ancora di sorprenderti col cuore debole nell’aprirne la busta. Accade di procedere nella lettura titubante, nel timore o presentimento che la persona cara che non senti

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La Madonna del Divenire

Accade ancora di ricevere una lettera percossa a mano da una bella grafia. Accade ancora di sorprenderti col cuore debole nell’aprirne la busta. Accade di procedere nella lettura titubante, nel timore o presentimento che la persona cara che non senti

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Biennale, ultima chiamata. Consigli per una visita/2

L’ARSENALE. E quando arrivi alla fine s’apre l’ampiezza della laguna ornata da un caldo pomeriggio d’autunno. Persino il grigio diventa un bel colore da usare, quando l’acqua dei bacini, stretta appena dalle eleganti mura di mattoni rossi, permette al cielo

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Biennale, ultima chiamata. Consigli per una visita/2

L’ARSENALE. E quando arrivi alla fine s’apre l’ampiezza della laguna ornata da un caldo pomeriggio d’autunno. Persino il grigio diventa un bel colore da usare, quando l’acqua dei bacini, stretta appena dalle eleganti mura di mattoni rossi, permette al cielo

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Biennale, ultima chiamata. Consigli per una visita

Un grande foglio bianco atterra sul pavimento di una stanza luminosa. Una guida accompagna per mano una ragazza incerta. Anche i suoi occhi sono completamente bianchi. S’inginocchia sul pavimento. A terra i barattoli davanti a lei: «Che cos’è questo?» «Il

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Biennale, ultima chiamata. Consigli per una visita

Un grande foglio bianco atterra sul pavimento di una stanza luminosa. Una guida accompagna per mano una ragazza incerta. Anche i suoi occhi sono completamente bianchi. S’inginocchia sul pavimento. A terra i barattoli davanti a lei: «Che cos’è questo?» «Il

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Bondo, agosto 1974. Dal Cimitero all’Apocalisse

Quella che va in scena alla Casa Rusca di Locarno ( fino al 18 agosto) è una mostra incandescente. Talmente densa di significati, sovraccarica di input inaspettati e cosparsa di straziante bellezza da far girare la testa.Quella che si dà

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Bondo, agosto 1974. Dal Cimitero all’Apocalisse

Quella che va in scena alla Casa Rusca di Locarno ( fino al 18 agosto) è una mostra incandescente. Talmente densa di significati, sovraccarica di input inaspettati e cosparsa di straziante bellezza da far girare la testa.Quella che si dà

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Sul ring con Testori. Eroi tra materia e colore

È il 1958, Giovanni Testori dà alle stampe il suo secondo libro: con Il ponte della Ghisolfa ha inizio la collana de “I segreti di Milano”, l’epopea narrativa dello scrittore di Novate Milanese che, con i suoi racconti e drammi,

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Sul ring con Testori. Eroi tra materia e colore

È il 1958, Giovanni Testori dà alle stampe il suo secondo libro: con Il ponte della Ghisolfa ha inizio la collana de “I segreti di Milano”, l’epopea narrativa dello scrittore di Novate Milanese che, con i suoi racconti e drammi,

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